
Linguaggio SQL - Lezione 1
In questo articolo sono trattati molti argomenti in merito ai Database con particolare riferimento al linguaggio SQL.
introduzione
Il linguaggio SQL "Structered Query Language", è stato ideato negli anni settanta, da un ricercatore americano nei laboratori della IBM nel 1974.
La sua ispirazione, venne dall'introduzione dalla necessità di rappresentare, e operare con i dati logici ovvero le informazioni, senza avere elevati skill informatici.
In seguito il matematico Cood, che ideo il modello "relazionale" per i database, la diffusione di SQL ebbe una diffusione enorme e venne adottato da tutti i software RDBMS "Relation Database Managment System".
La sua potenza, è legata alla possibilità di lavorare in modo astratto sui dati e non sprecare tempo per organizzare, gestire i meccanismi di memorizzazione degli stessi che sono delegati al software DBMS. L'indipendenza della struttura logica del Database dalla struttura fisica come per altro teorizzato dalla regole di Cood, e affermato anche nel modello ANSI/SPARC consente ad operatori informatici di manipolare una grande quantità di dati in tempo reale e senza particolare difficoltà.
In questo articolo, illustro la struttura fondamentale del linguaggio SQL in modo sintetico.
Il linguaggio SQL secondo la teoria dei Database è costituito da un lessico e da una semantica non ambigua che attraverso la scrittura di frasi contenenti la rappresentazione astratta o logica dei dati, consente in poche istruzioni di realizzare operazioni di creazione del database e della sua struttura, di inserire e manipolare i dati, interrogare il database per operazioni di consultazione, e di amministrare il database.
Tali istruzioni sono raggruppate in istruzioni DDL "Data Definition Language", DML "Data Manipulation Language", QL "Query Language", e DCL "Database Control Language". Alcune di queste operazioni non sono permesse a tutti gli utenti ma solo ad utenti che possiedono privilegi sufficienti.